giovedì 21 luglio 2011
alcolismo e professioni
Da qualche giorno controllo l’evoluzione della malattia al cane di un cliente cui è stata “sottratta” la patente perché risultato di un tasso alcolemico superiore ai valori di legge.
Il suo racconto ne ha del persecutorio e i riferimenti ad altri casi cui attinge per i suoi racconti mi hanno fatto trasalire poiché avevo quotidianamente sottovalutato il problema.
Oggi leggo su Anmvi@oggi che una collega di Conegliano, la zona non tragga in inganno, è vittima dello stesso reato. Non voglio entrare nel merito delle questioni che non conosco ma, stando almeno ai racconti del mio cliente, che dice di essere stato assolutamente sobrio, così come riportato nel verbale delle forze dell’ordine, pare che per raggiungere un tasso alcolico nel sangue prossimo al linciaggio penale bastino un paio di birre e/o poco più. Per chi è poi in possesso di una patente per camion, la classica patente C, (non infrequente poichè spesso acquisita durante il servizio di leva), dove il parametro ematico passa perentoriamente a 0,00, pare sia sufficiente mangiare un boero per essere classificato come alcolista. A questo punto mi coglie il dubbio, vista la condanna alla collega di Conegliano ad eseguire un lavoro socialmente utile, quale sostituire gratuitamente un professionista astemio o mai testato, in un canile del comprensorio, se non vale la pena rifiutare la nostra assistenza, qualora chiamati a soccorrere d’urgenza un animale al termine di un pasto. Premetto che trovo umiliante che si sviliscano prestazioni professionali (cure) a livello di strumento punitivo. Forse sarebbe il caso che i giudici potessero, con un minimo sforzo di fantasia, tener conto dello stadio postprandiale di un professionista non conosciuto dalle forze dell’ordine come dedito all’abuso dell’alcool. Una volta tanto che la schedatura, cui tutti noi siamo sottoposti, sia funzionale a dimostrare che si può essere sobri anche dopo un pasto accompagnato da un paio di bicchieri di vino e che quel valore rilevato su una strada possa quindi essere interpretato o interpretabile in sede di giudizio.
L’alcolismo è una piaga sociale che non ha lasciato certamente indenne la classe veterinaria ma distinguere, viste le sanzioni, sarebbe opportuno. Il sequestro con vendita dell'auto mi pare un'operazione fuori dalla morale, conosciuto solo, fino ad ora, per i condannati per mafia.
Uno che si mette alla guida con alterazioni è giusto che venga perseguito poiché in questo caso c’è la volontà di contravvenire alla legge ma chi, come un professionista, soggetto ad essere chiamato d’urgenza in qualsiasi momento della giornata, anche dopo un tradizionale pasto accompagnato da un paio di bicchieri, la vera condanna è l’astemìa. Gli è consentito bere ai pasti solo durante le ferie quindi.
Rivendichiamo a questo punto la nomea di bevitori di amaro Montenegro che ci ha accompagnato per anni al bancone del bar del paese sperando che prima o poi esca il doping per la transferrina desialata.
Alla collega di Conegliano vada, per quel che conta, tutta la mia solidarietà così come al collega che per due mesi non potrà contare sulle entrate provenienti dalla sua attività professionale esercitata nel canile della splendida cittadina trevigiana.
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