Care Colleghe e cari Colleghi,
dall’8 al 10 Giugno, ad Ostuni si è tenuto il V congresso Enpav a titolo “Risparmio ed investimento: una previdenza in più”.
In quella circostanza è stata presentata ai Delegati Enpav, per approvazione, la previdenza modulare o previdenza integrativa volontaria.
L’Assemblea dei Delegati ha approvato all’unanimità sia il bilancio che questa nuova proposta previdenziale giudicata, da esperti del settore intervenuti ai lavori congressuali, come originale e peculiare per la veterinaria.
Questa formula, che dovrà essere elaborata dal Consiglio di Amministrazione dell’Enpav, prevede la possibilità di poter sottoscrivere una previdenza integrativa che, a parità di gestione, garantisce massimi rendimenti in quanto l’Ente non ha pressoché costi aggiuntivi ed alcuna finalità di lucro.
Con l’introduzione di questo ulteriore pilastro previdenziale sono state apportate modifiche al regolamento e tra queste ha trovato spazio anche quella che da tempo, come delegato provinciale di Parma, su sollecitazione di alcuni iscritti, ho proposto: ossia la rivisitazione dell’istituto della solidarietà concretizzato dal CdA con la riduzione di 2 punti percentuali, dal 3% all 1% del contributo soggettivo di solidarietà per i redditi eccedenti i 33700 euro.
In pratica, il contributo soggettivo dal 1° gennaio 2007 viene ad essere così composto:
* Contributo soggettivo del 10%, che viene computato sul reddito imponibile, con un minimo convenzionale di € 12000 circa, e un massimo di € 33700; tale contributo darà luogo alla pensione base calcolata col metodo retributivo;
* Una parte del contributo soggettivo di solidarietà, pari all’1% dell’eventuale reddito imponibile eccedente i 33700 €; tale contributo deve essere versato obbligatoriamente e non ha rilevanza ai fini del computo della pensione (in pratica va a fondo perduto).
* L’altra parte del contributo soggettivo di solidarietà, pari all’2% dell’eventuale reddito imponibile eccedente i 33700 €; tale contributo deve essere versato obbligatoriamente e viene computato nel montante individuale che darà luogo alla pensione integrativa, calcolata come descritto di seguito.
* Contributo soggettivo aggiuntivo del 2-14%, che viene computato sul reddito imponibile, con un minimo convenzionale di € 12000 circa; tale contributo può essere versato facoltativamente secondo le modalità che saranno individuate da CdA e viene computato nel montante individuale che
darà luogo alla pensione integrativa, calcolata come descritto di seguito.
Meccanismo di determinazione della pensione integrativa
La pensione integrativa sarà calcolata col metodo a capitalizzazione. Per questo motivo la sua entità sarà il risultato della previsione di apposite tabelle attuariali, in funzione di alcune variabili:
* L’entità dei contributi versati annualmente: ovviamente, maggiore sarà l’aliquota scelta e maggiore sarà anche la pensione erogata.
* La durata dei versamenti: vale lo stesso discorso del punto precedente.
* L’età di pensionamento: la pensione, ovviamente, sarà erogata fino alla morte dell’iscritto e, eventualmente, finché i suoi aventi diritto avranno titolo per godere dell’istituto della reversibilità. Per questo la sua entità dipenderà anche dalla prospettiva di vita del pensionando e, quindi, dalle tabelle attuariali previste a tale scopo. E’ evidente, dunque, che chi avrà minor prospettive di vita godrà di una pensione più elevata, e viceversa. Pertanto l’entità della pensione sarà tanto maggiore quanto più elevata sarà l’età di chi la richiede.
* La redditività degli investimenti effettuati dall’Enpav finalizzati alla rivalutazione dei contributi: l’Ente destinerà il capitale accumulato ad investimenti tesi a farlo fruttare il più possibile. Naturalmente l’entità di tale rendimento è assolutamente imprevedibile, anche se per regolamento sarà assicurato un rendimento minimo dell’1,5% annuo. Più in generale, comunque, la rivalutazione del montante contributivo sarà pari ad una percentuale pari al valore della media del PIL degli ultimi 5 anni, con un minimo dell’1,5%. Se, poi, la capitalizzazione dovesse andare oltre il valore della media quinquennale del PIL, il CdA potrà proporre all’Assemblea dei Delegati di destinare, in tutto o in parte, questo surplus ad un ulteriore incremento delle pensioni individuali.
Esempi di pensione
Nell’ipotesi di:
* un’inflazione pari al 2%;
* un PIL nominale pari al 3,5%;
* una rivalutazione media annua dei contributi del 4,05%;
* un aliquota di contribuzione pari al 6% del reddito imponibile.
Un trentenne con un reddito iniziale di 13000 € che contribuisse a partire da oggi e fino al 2041, o un quarantenne con un reddito iniziale di 25000 € che contribuisse da oggi fino al 2031 godrebbero di una pensione integrativa annua pari a 4800 €, mentre un cinquantenne con un reddito iniziale di 50000 € che contribuisse da oggi fino al 2021 avrebbe diritto ad una pensione integrativa annua pari a 4300 €.
Effetti ai fini fiscali
Trattandosi di un contributo compreso tra quelli considerati “obbligatori”, infine, la cifra stanziata sarà completamente deducibile dal reddito imponibile.
Premesse al meccanismo di determinazione della pensione integrativa
Il CdA dell’Ente si pronuncerà sui seguenti quesiti:
* se l’adesione volontaria alla pensione integrativa potrà essere rinnovata con cadenza annuale, o se l’impegno avrà necessariamente una validità maggiore
* se, ed eventualmente con quale frequenza, l’iscritto avrà la possibilità di variare l’aliquota e, quindi, l’entità del contributo;
* come materialmente potranno essere versati i contributi aggiuntivi
in quanto la materia, come detto, sarà competenza del CdA, ciò che allo stato attuale è acquisito è che la possibilità di aderire alla contribuzione volontaria decorrerà dall’anno 2007 e che, nei limiti indicati, l’aliquota scelta dovrà essere costituita da un numero pari e intero (ovvero 2%, 4%, 6% ecc.).
Con questa mia relazione concludo il mandato augurandomi di averVi informato con precisione e tempestività come da me promesso.
Se così è stato mi auguro, con il Vostro consenso, di continuare anche per il prossimo mandato ad occuparmi di previdenza e assistenza dei veterinari per la provincia di Parma.
Grazie
Dr. Schianchi Alberto
giovedì 20 novembre 2008
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