venerdì 26 giugno 2020

riforma elettorale enpav

Per meglio capire.

1) L'Ente è governata da un cda retribuito
2) E stata stabilita pochi anni fà la regola della non rieleggibilità per più di 10 anni nella stessa posizione.
3) Gli stessi che hanno cretao la regola ora la vogliono cambiare, a loro favore, chiedendo un ulteriore mandato dove una delle novità è che eleggibili saranno solo coloro che votano questa riforma: gli attuali Delegati.

Era inevitabile che sarebbe uscita una riforma elettorale che dopo il mandato 0, 1 e 2 ne procrastinasse la gestione. Sì, il mandato 0 perchè quelli che hanno proposto i due mandati, alla fine hanno deciso, visto che la delibera è stata approvata definitivamente il mandato successivo la loro stessa proposta, di considerare neutro, zero, quello che avevano appena terminato e ricominciare da capo. Vi ricorda nulla?
Cosa sono i mandati?
Sono i quinquenni dove i Delegati eletti dalle Provincie eleggono il Consiglio di Amministrazione.
Cosa si vuole fare?
Si chiede, ritenendo di aver già vinto le prossime elezioni, di far votare l'Assemblea affinchè gli venga dato un ultriore mandato e la folgorante motivazione è che sia necessario fare un quinquennio scuola per i giovani. Un ravvedimento tardivo non si nega a nessuno, in verità.
Ma per l'amor di Dio! I giovani hanno strumenti e capacità che nemmeno quelli che erano giovani allora possono immaginare.
Ma non è solo questo, almeno dalle indiscrezioni che qualche stupìto e illuminato Delegato ha fatto trapelare in incontri con i veterinari della sua provincia poichè, d'abitudine, gli Organi di stampa ne daranno informazione postuma. Poi ci si chiede perchè la categoria non partecipa alla vita politica.
La nuova riforma, al voto dei Delegati e fortunatamente sottoposta ad approvazione Ministeriale, prevede che  " ... per poter essere eletti bisogna aver almeno fatto un mandato anche da Delegato." Questo punto crea per la prima volta, con grande stupore, i veterinari di serie A ( gli attuali delegati ) e di serie B ( gli eletti alle prossime elezioni ).
Come se un veterinario che ha fatto il Parlamentare o il Presidente di Regione o l'Assessore Comunale oppure semplicemente vivere all'onore del mondo, come d'altronde capita involontariamente a tanti, dovesse essere baciato dalla colata di esperienza di costoro. Come se l'eperienza da Delegato trasformasse in manager chi ha seguito un corso di 10 lezioni ( due Assemblee all'anno ) tra l'altro ripetitive, visto che tra le mansioni c'è il voto dei bilanci e degli emolumenti da dare al CdA e a loro stessi, come le modifiche statutarie e regolamenteri. Questa volta pare "uccellando" pure un paio di articoli della Costituzione.

Quasi sicuramente si assisterà all'ultimo istante a un ripiegamento, visto l'indice di gradimento manifestato anche fuori dall'Assemblea.
Speriamo solo che questa Caporetto non abbia come scusa la tecnologia e non sia oggetto di una Assemblea straordinaria con costi che si aggirano dagli 80 ai 100 mila euro, visto che sono riusciti a ridurre anche la sala Mario Schianchi che ospitava gratuitamente le Assemblee da decenni; oltre venti anni.
Da un certo punto di vista papà Mario gliene sarà pure grato.


C'è molto da cambiare e non lo farà chi è lì da 25 ( venticinque ) anni.

Era necessaria una la proposta di riforma elettorale, riuscita in questo modo, con queste caratteristiche e con un numero mai visto prima di firme su emendamenti e a quanto si dice con telefonate fiume tra Presidenti degli Ordini che solo ora si accorgono dell'importanza del Delegato Enpav che forse andrebbe indirizzato a comprendere, per quanto si dice, come mai i costi di gestione siano così aumentati?

Era prevedibile, e ho vinto scommesse, che negassero l'accesso agli atti a me come " azionista ed ex amministratore " e ad altri colleghi " azionisti " che ne hanno fatto domanda. Ricordo che gli azionisti, siamo noi che paghiamo i contributi previdenziali.
Era imprevedibile, e almeno non ho scommesso anche se tentato, che negassero l'accesso agli atti anche al SIVeLP. ( Sindacato Italiano Veterinari Liberi professionisti ). E a chi altro concederlo allora?


Quando l'unica riforma sarebbe stata quella della riduzione dei Delegati, come degli Ordini, come richiesto dal decreto Lorenzin.

Ma c'è chi pensa alle prossime generazioni.




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