sabato 6 dicembre 2014

relazione novembre 2014






Care Colleghe e cari Colleghi,
come consuetudine sono a pubblicare la relazione dell'AD della nostra Cassa.
Sono trascorsi due anni e mezzo, siamo a metà mandato e la presentazione del Bilancio di previsione è stato anche il momento per fare il punto sugli obiettivi raggiunti e sulle nuove progettualità quali il potenziamento dei servizi, l’attenzione al welfare, la semplificazione della comunicazione, la regolamentazione e la trasparenza delle procedure di investimento del patrimonio, nonché l’attivazione di strumenti di monitoraggio del rischio e della redditività.

I delegati sono stati chiamatiad alcune modifiche del Regolamento e sull'introduzione di un nuovo istituto, quello dell'indennità di non autosufficenza. Questo nuovo strumento ci pone all'avanguardia, anche per la semplicità di erogazione. 
Le modifiche approvate all’unanimità dall’Assemblea hanno riguardato innanzitutto il sistema sanzionatorio dei Modelli 1 e delle eccedenze contributive, completamente rivisto in un’ottica di equità e di proporzionalità rispetto all’inadempienza.


Sul fronte delle prestazioni, si è intervenuti sulle pensioni di reversibilità, prevedendo quote paritarie per ciascun figlio nei casi in cui manchi il coniuge superstite. Attualmente, invece, in mancanza del coniuge o alla sua morte, viene riconosciuta la misura del 60 per cento della pensione al primo figlio, con una aggiunta del 20 per cento per ogni altro figlio, fino ad arrivare al 100 per cento. Su questo argomento, la Delegata della Provincia di Savona, dott.ssa Valeria Palladino, è intervenuta ringraziando il Consiglio di Amministrazione per aver portato avanti l’impegno assunto per le iniziative nel welfare e ha sollecitato una riflessione sulla possibilità di innalzare al 70% la quota di reversibilità spettante alle vedove e aggiungo io, ai vedovi.
Novità assoluta l’istituto dell’indennità di non autosufficienza che, secondo il Regolamento approvato all’unanimità dall’Assemblea, vuole essere un aiuto economico concreto per i veterinari che ricevono dall’Enpav una pensione di inabilità e di invalidità e versino in stato di non autosufficienza. Un contributo mensile che si aggiunge al trattamento pensionistico pari a 300 euro mensili o 500 se il reddito ISEE non supera i 15.000,oo €

Ora, sia le modifiche al Regolamento di Attuazione, sia il nuovo Regolamento per l’indennità di non autosufficienza devono essere trasmessi ai Ministeri vigilanti per l’approvazione definitiva.

Passando agli adempimenti ordinari, l’Assemblea ha approvato a maggioranza, con due soli astenuti, il Bilancio preventivo 2015.

I conti dell’Enpav continuano ad essere stabili e rispondenti alle proiezioni del Bilancio tecnico. Inoltre, in linea con la strada già intrapresa del progressivo ampliamento dei servizi a sostegno della famiglia, della professione e della salute, nella elaborazione del Bilancio si è tenuto conto degli obiettivi programmati per il 2015, che andranno ad interessare ancora il settore del Welfare, con lo studio di ulteriori forme di tutela e di supporto a favore dei giovani veterinari e la possibilità di ampliare e rivedere, anche attraverso l’offerta di moduli facoltativi, le garanzie previste dall’attuale polizza sanitaria.

E' stato il momento per rimarcare alcune situazioni che si aggiungono ad altre già trattate quali la spending review, il cui onere è stato innalzato dal 10% al 15%; i nuovi adempimenti verso gli Organi di controllo, soprattutto in ambito amministrativo e contabile, quali la fatturazione elettronica, la piattaforma di certificazione dei crediti PA, l’obbligo di armonizzazione e raccordabilità dei bilanci civilistici degli Enti inclusi nell’elenco Istat; i sensibili aggravi della tassazione, soprattutto sugli immobili e sulle rendite finanziarie. Tutto ciò in evidente contrasto con le richieste del Governo di riduzione dei costi attraverso risparmi di gestione che pure gli Enti previdenziali perseguono. Per questo ho pensato ad una vignetta che rappresenti lo Stato che, attraverso INPS, si divora quanto di buono siamo stati capaci di costruire.




Particolarmente piacevole l'intervento della Prof.ssa Piatti che ha espresso la piena soddisfazione per il lavoro dell'Enpav che, ha confermato, “viene segnalato dagli stessi Ministeri come un'eccellenza per la trasparenza, la tempestività delle risposte ai quesiti posti dalle istituzioni e la qualità dei quesiti che l'Ente pone".


Dopo tanti anni in Assemblea è emerso il desiderio da parte del delegato di Siena di avere due gestioni separate tra dipendenti ASL e LLPP. Viene difficile poter pensare che 5000 circa dipendenti asl che versano il contributo minimo e oramai nemmeno più o quasi quello integrativo, possano sostenere le pensioni dei loro Colleghi di lavoro.

Il dott. Penocchio ha ripercorso gli ultimi avvenimenti relativi al riordino dell’assetto organizzativo del Ministero della Salute.

Vi ringrazio per l'attenzione e come sempre rimango a disposizione per chiarimenti o integrazioni.
Ringrazio Michele Calzetti per il piacevole contributo. 

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