venerdì 28 settembre 2012
riduzione delle spese: spending review
In ordine a questo argomento ricevo due diversi tipi di telefonate dai colleghi e non solo parmensi. Il primo tipo manifesta la sua soddisfazione quando dice " finalmente qualcuno mette mano alle magnerie romane ", l'altro tipo manifesta preoccupazione per l'ingerenza con cui il "governo dell'emergenza" si muove. Contrariamente alle mie abitudini rispondo ai primi, quelli che guardano il dito e non alla luna, visto che i secondi conoscono già la risposta.
Mi rendo conto che in passato la stampa di categoria non abbia meritato una attenta lettura ma a volte, rileggere le vecchie riviste, aiuta a capire da dove si intendeva partire e dove si voleva arrivare. In questo modo il lettore attento noterà che le intenzioni sono sempre buone: sono le conclusioni che a volte vengono a modificare le premesse. Per questo ho postato, (nella foto), questo vecchio articolo. Noi veterinari, unificando la stampa di categoria, abbiamo iniziato la " Spending Review " prima che la usassero nuovamente per prelevarci forzosamente dei soldi. Noi non abbiamo auto blu ( una Classe A 1600 in Leasing e credo uno scooter ). L'autista? Ricordo, ma avevo ancora i riccioli d'oro, che il portinaio dell'Ente a volte si prestava a questa mansione. Noi non godiamo dei benefici che probabilmente, leggendo " I veri Intoccabili di Franco Stefanoni " qualcuno avrà. Benefit che sicuramente hanno i Signori finiti nelle pagine de " La Casta" di Sergio Rizzo e Gian Antonio Stella. Noi siamo partiti il secolo scorso nella riduzione delle spese; probilmente nel momento in cui per altri impazzivano. L'articolo che ho postato, a firma Schianchi, ( Mario, quello buono ) è di un vecchio "SIVeLP INFORMA" di Maggio 1998. Ridurre le spese si può e in Ente si farà. Specialmente se queste risorse ( oggi si dice circa 90 mila euro per il 2012 e 180 mila euro per il prossimo anno) saranno destinate ai colleghi o alla categoria. Difficile pensare che le medesime andranno per uno Stato che non sa mettere volutamente i propri conti a posto spendendo, senza controllo, per opere la cui utilità è tutta da dimostrare anche nelle premesse mentre è dimostrata, per troppe opere pubbliche, la totale inutilità. Se lo Stato ha bisogno, utilizzi le Casse non come bancomat ma per finanziare opere ( autostrade, porti, aeroporti, ospedali, scuole, carceri ecc.) magari, togliendo la doppia tassazione, anche per finanziare la ricerca, il cui ritorno economico, per le Casse, serve a pagare previdenza e assistenza.
Da noi Veterinari s'è fatto prima e senza la Commissione Giovannini!
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