venerdì 19 giugno 2009
relazione Giugno 2009
Care Colleghe e cari Colleghi,
la relazione di questa Assemblea dei Delegati la troverete ampiamente diffusa, trattandosi di una riforma per importanza pari a solo quella del 1991, sia sulla rivista 30 Giorni, Maggio 2009, come sul sito dell’Enpav. Ricordo che la stessa è stata presentata e ampiamente discussa anche durante l’Assemblea annuale dell’Ordine.
Qui di seguito una sintesi della giornata.
Due i punti all’Ordine de Giorno dell’Assemblea Nazionale dei Delegati Enpav, riunitasi sabato 13 giugno 2009, presso la sede dell’Ente.
• La riforma del sistema pensionistico, approvata quasi all’unanimità con un solo voto contrario e tre astenuti su 95 votanti.
• Il Bilancio Consuntivo 2008, anch’esso approvato quasi all’unanimità con un solo contrario ed un astenuto.
LA RIFORMA
Numerose le novità introdotte dalla riforma che nel suo lungo ed approfondito percorso di elaborazione ha avuto come obiettivi dichiarati, quello di distribuire con coerenza i nuovi oneri tra tutti gli iscritti e la gradualità dell’entrata in vigore delle modifiche più incisive.
Il confronto sulla via da intraprendere è iniziato in occasione del Convegno di giugno 2008 ed è quindi proseguito nell’Assemblea Nazionale dei Delegati del successivo mese di novembre ed ancora nell’Assemblea straordinaria dello scorso 3 aprile.
Dopo tale data, sono susseguite numerose occasioni di incontro con gli iscritti in periferia, che hanno visto il coinvolgimento diretto del Presidente Mancuso, dei Consiglieri, del Direttore Generale e dell’attuario, dott. Luca Coppini, nella presentazione del progetto di riforma.
Esso prevede interventi sostanziali sul sistema, sia sul versante dei contributi che su quello delle prestazioni pensionistiche. Le modifiche proposte consentono infatti di rendere più equo il rapporto tra la contribuzione versata durante la vita lavorativa attiva e l’ammontare della
prestazione pensionistica percepita, oltre che di allungare l’orizzonte della sostenibilità della gestione.
Le modifiche approvate dall’Assemblea Nazionale dei Delegati avranno decorrenza dall’1/1/2010, anche se l’efficacia è subordinata all’approvazione da parte dei Ministeri vigilanti ai quali saranno ora trasmesse per gli adempimenti di competenza prescritti dal decreto legislativo n. 509/1994.
GLI INTERVENTI - I CONTRIBUTI
L’aliquota percentuale del contributo soggettivo viene gradualmente portata dal 10% attuale al 18% con un aumento di mezzo punto percentuale l’anno.
Il raggiungimento della percentuale massima prevista si avrà quindi in 16 anni.
Viene però slegata da tale incremento la misura minima del contributo integrativo, correlata ora solo all’aumento dell’inflazione.
L’aumento previsto per il contributo soggettivo non andrà in alcun modo a determinare un incremento di quello integrativo.
Così come resta ferma al 2% l’aliquota del contributo integrativo.
LA NUOVA PENSIONE – LA PENSIONE DI VECCHIAIA ANTICIPATA
Non esisterà più la distinzione tra pensione di vecchiaia e pensione di anzianità. Nasce la “pensione di vecchiaia anticipata”.
Viene data la possibilità agli iscritti di accedere alla pensione tra i 60 e i 68 anni di età, e almeno 35 anni di contribuzione, con una neutralizzazione percentuale dell’emolumento correlata agli anni di anticipazione della quiescenza.
Il pensionato potrà però, diversamente che in precedenza, mantenere l’iscrizione attiva all’albo e continuare quindi ad esercitare la professione.
Nessuna riduzione viene applicata nel caso in cui si vada in pensione con 40 anni di iscrizione ed almeno 60 anni di età.
L’introduzione dei nuovi requisiti è prevista nell’arco temporale di 8 anni.
Viene poi ridotto da quattro a tre il numero degli scaglioni di reddito utili al calcolo dell’emolumento pensionistico, vengono rimodulate le percentuali di rendimento e il reddito annuo pensionabile viene portato dagli attuali €uro 36.700,00 a €uro 60.600,00 da rivalutare annualmente in base all’inflazione. Con tali correttivi il sistema di calcolo della prestazione risulta essere più coerente ed adeguato anche in presenza di redditi di una certa entità.
Tali correttivi saranno applicati secondo il principio del pro rata temporis, vale a dire che ai fini del calcolo della pensione si terrà conto delle aliquote e degli scaglioni di reddito vigenti al momento della maturazione delle diverse anzianità iscrittive all’Enpav.
LA PENSIONE DI INVALIDITA’
Cogliendo il suggerimento di rimodulazione della disciplina che regolamenta la pensione di invalidità, al fine di rendere meno penalizzante tale trattamento pensionistico, sale all’80% l’importo della prestazione attualmente pari al 70%.
Sotto il profilo degli obblighi contributivi in capo a tale categoria di pensionati, è inoltre previsto che il contributo soggettivo minimo sia dovuto nella misura del 50% e non più per la misura intera.
LA RIFORMA PER I GIOVANI
Altri interventi di modifica sono previsti nella proposta di riforma, quali le agevolazioni per i giovani che si iscrivono per la prima volta all’Ente prima del compimento dei 32 anni di età.
Ad essi non verrà richiesto alcun versamento contributivo nel loro primo anno di iscrizione.
Per il secondo anno verseranno il 33% del dovuto, il 50% nel terzo e quarto anno.
Rimarrà comunque la possibilità di riscattare il primo anno per poter utilizzare il primo anno di iscrizione non solo ai fini del diritto, ma anche della misura della prestazione pensionistica.
E’ importante evidenziare che la sommatoria di tutti gli interventi di riforma producono risultati significativi sotto il profilo della sostenibilità della gestione. Si realizza infatti un rilevante miglioramento di tutti gli indicatori di sostenibilità che consentono di registrare i seguenti effetti:
a) i primi saldi di bilancio negativi 20 anni dopo rispetto al Bilancio Tecnico al
31.12.2006;
b) una consistente dotazione patrimoniale ancora disponibile nel 2056;
c) una liquidità sufficiente per erogare ancora prestazioni per alcuni decenni dopo il 2056.
IL CONTO CONSUNTIVO 2008
L’esercizio si è chiuso con un utile di 16,6 milioni di euro.
Il patrimonio netto dell’Ente ha raggiunto così il livello di circa 250 milioni di euro, in crescita del 7,11% rispetto a quello del 31/12/2007.
L’attuale consistenza patrimoniale consente di coprire 9,54 annualità delle pensioni correnti 2008.
Da segnalare inoltre l’indice di copertura, vale a dire il rapporto tra entrate contributive e pensioni correnti, che è stato di 2,23 a fronte di un rapporto tra iscritti e pensionati pari a 4,3.
Il giorno precedente i Delegati hanno preso visione del cantiere di Via Podere Fiume costatando di persona l'avanzamento del nostro intervento. Per l'occasione hanno potuto visitare alcuni appartamenti recentemente ultimati di diverse tipologie.
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